Si tratta di un fondamentale tecnico estremamente specifico del calcio a 5. è una variante del calcio di punta in cui il pallone viene colpito sempre mantenendo il piede perpendicolare alla gamba, ma con la differenza che il punto di contatto piede/pallone avviene in modo considerevole anche sul margine laterale del piede stesso. L’impatto principale viene quindi assunto dal secondo, terzo, quarto e quinto dito piede e non dall’alluce. Inoltre, anziché “affondare” il piede in modo perpendicolare alla superficie del pallone,lo stesso viene colpito “ad effetto” o come si dice anche in modo “tagliato”.
Mediante questo tipo di calcio il giocatore tende ad imprimere volutamente una forte rotazione al pallone, allo scopo di sorprendere o disorientare il portiere. Va da sé che il tiro presenta una certa difficoltà in termini di precisione da parte di chi lo effettua e che le traiettorie della palla che ne scaturiscono hanno un certo margine di errore.
In ogni caso durante la partita di calcio a 5 si possono verificare delle situazioni di gioco che “chiedono” al giocatore di cercare proprio il calcio di punta-esterno, dato che risulta essere la risposta tecnica aderente alla “domanda tattica” che la situazione di gioco detta al giocatore. Ad esempio, come quando il giocatore si trova a dover concludere a rete senza avere il tempo di potere posizionarsi adeguatamente sul pallone in movimento e, per l’appunto, considerando la traiettoria di arrivo della palla, la traiettoria della rincorsa del giocatore e la posizione del portiere avversario rendono il calcio di punta-esterno la soluzione più efficace.