La cura dei gesti tecnici specifici del calcio a 5 è argomento di notevole importanza. Sono considerevoli i margini di miglioramento in termini di tecnica che chiunque si avvicina a questa disciplina ha potenzialmente disponibili. Si consideri anche che l’allenamento dei fondamentali tecnici deve essere costantemente presente anche nel menù di allenamento dei giocatori di livello nazionale e internazionale e sarebbe un errore ritenere che disponendo di giocatori di “qualità” si possa sottovalutare questa parte.
Premettiamo inoltre che trattando dei fondamentali tecnici non bisogna incorrere nel rischio di valutarli esclusivamente attraverso una sorta di abilità ripetitiva e invitiamo gli allenatori a prestare l’attenzione su di un argomento che spesso viene sottovalutato: la imprevedibilità del gioco.
In conseguenza, anziché proporre dei modelli tecnici fissi, riteniamo più aderente alla realtà proporre i principi di base delle gestualità tecniche. Teniamo sempre presente che il calcio a 5 è uno sport che richiede una grande adattabilità della tecnica al gioco.
Detto questo, per altro, è bene precisare che non si deve cadere nella tendenza estrema opposta, per cui l’allenamento dei fondamentali viene sottovalutato e quindi trattato come una sorta di <<appendice>> dell’allenamento tattico-situazionale. Anche l’allenamento dei fondamentali deve fondarsi su di una valutazione analitica dello stesso, che però superi quelli che potremmo definire come gli aspetti meramente estetici e quindi e quindi fine a se stessi dei gesti calcistici.
Il livello qualitativo dei fondamentali tecnici non si esprime tanto in una sterile esibizione di classe o di eleganza in situazioni con palla ferma, bensì è valutabile in due circostanze dipendenti dalla dinamica del gioco:
1) dalla
capacità di eseguire i fondamentali ad una apprezzabile velocità di spostamento
del giocatore,
2) dalla
velocità della traiettoria della palla che si deve controllare.
Ciò è una conseguenza del dato che quando i giocatori compiono una qualsiasi esecuzione tecnica durante la partita, devono fare i conti con gli avversari e, quindi, diviene essenziale compiere delle esecuzioni tecniche in rapidità.
Detto questo, la “tecnica corretta” deve perseguire i seguenti obbiettivi:
- la precisione dell’esecuzione,
- la rapidità dell’esecuzione,
- la potenza dell’esecuzione.
Oltre a questi fattori, che riprenderemo in esame trattando dei metodi di allenamento, occorre ricordare che la tecnica è soggettiva. Ciò corrisponde a dire che ogni individuo ha le proprie capacità coordinative e delle proprie “riserve biomeccaniche” e quindi:
1) leve di proporzioni diverse, unitamente a diverse
2) forza e
3) mobilità muscolo-articolare.
Da ciò ne deriva che, seppure si possano evidenziare dei principi comuni, ogni giocatore ha una individuale interpretazione della tecnica!
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