La ricezione, come esprime la parola stessa, è l’abilità del giocatore di ricevere e dominare la palla nel più breve tempo possibile.
Per effettuare questo fondamentale si devono rispettare alcuni principi motori che ne garantiscono l’efficacia: se si riceve palla con un piede bisogna distribuire il peso del corpo sull’altro (portante) con le braccia leggermente allargate al fine di garantire equilibrio e protezione della palla. Inoltre la parte del corpo che entra in contatto con l’attrezzo deve essere rilassata e opporre una forza leggermente inferiore a quella della palla per frenarla. Infine si deve cercare di avere sempre il corpo fra la palla e l’avversario per garantirne la protezione. Stabiliti i principi, analizziamo come la ricezione deve essere eseguita in funzione di alcuni fattori:
Come la traiettoria della palla condiziona l’esecuzione di questo gesto tecnico?
La palla, a seconda della sua altezza, condiziona il ricevitore a utilizzare varie parti del corpo. Analizziamole:
Grafico che ci mostra uno studio statistico effettuato su giocatori di Spagna e Italia mirante a confrontare (percentualmente) il vario utilizzo delle parti del piede nella ricezione.
Lo studio ci invita a una riflessione: perché gli spagnoli fanno un uso triplo della pianta del piede rispetto agli italiani? Ciò è dovuto soprattutto al fatto che l’utilizzazione della pianta nella ricezione garantisce un maggior possesso della palla consentendo al giocatore una più rapida ed efficace gestione dell’attrezzo.
Una esercitazione che stimola l’utilizzo di questo
fondamentale è il mantenimento del possesso della palla incondizionato.
Materiale: Una palla, casacche di diversi colori.
Giocatori: Si dividono in due squadre di uguale numero.
Regole: Si gioca solo ad un tocco, la gestione della palla con la pianta non è
conteggiata come tocco.
Obbiettivo: Ogni squadra deve mantenere il possesso della palla il più a lungo
possibile.
Come i giocatori avversari influenzano l’esecuzione di questo gesto tecnico?
Anche i giocatori avversari influenzano questo fondamentale, infatti a seconda
della loro intensità difensiva concedono al ricevitore più o meno spazio e tempo per eseguirlo. Allora come si deve agire?
Se viene concesso spazio al ricevitore (bassa intensità difensiva) questo è più stimolato ad effettuare un controllo orientato (velocizzazione del gioco) nella direzione più opportuna (se possibile guadagnare campo). Quindi per il controllo a seguire utilizzare la pianta, l’interno, l’esterno del piede.
Se non viene concesso spazio al ricevitore (alta intensità difensiva) questi è più portato ad eseguire un controllo sul posto (rallentamento del gioco) poiché deve proteggere la palla dal difensore.
Quest’ultima considerazione introduce l’importanza della copertura della palla nel calcio a 5; infatti, in particolari situazioni di gioco, colui che ha la palla, se non dispone subito di altre soluzioni, è costretto a proteggere la stessa temporaneamente sul posto o in movimento.
Qui a fianco è rappresentata una esercitazione che stimola il giocatore a proteggere la palla.
Materiale: Una palla ogni giocatore, formare dei rettangoli con i coni con 2 m di
lato.
Giocatori: Ogni rettangolo è occupato da due
giocatori “C” cacciatori e “L” lepri.
Regole: Entrambi i giocatori giocano la palla con i
piedi solo all’interno del
rettangolo. Il
cacciatore deve colpire con la propria palla quella della lepre.
Obbiettivo: Miglioramento della copertura della palla:
gara fra i giocatori
a chi, in un tempo predeterminato, effettua più catture.