LA TRASMISSIONE DELLA PALLA 

dal libro CALCIO A CINQUE/Il manuale dell’allenatore

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


La trasmissione della palla si può definire come l’abilità di trasferire con successo la sfera da un giocatore all’altro.

Essa è anche l’elemento basilare di ogni azione di attacco, infatti anche grazie ad uno o più passaggi si creano azioni offensive.

Il giocatore che si appresta ad effettuare un “passaggio” deve rispettare alcuni principi che ne garantiscono l’efficacia: in primo luogo si deve operare una scelta in rapporto alla situazione di gioco e all’obbiettivo prefissato. In base a tale considerazione potremmo utilizzare passaggi diretti (sul giocatore) o indiretti (sullo spazio); inoltre possiamo utilizzare passaggi corti o lunghi, verticali od orizzontali a terra o in aria. Se per esempio si ricerca il possesso della palla si tenderà a sviluppare una serie di passaggi diretti o sullo spazio libero arretrato, mentre, se si cerca di andare velocemente verso la porta avversaria, si dovrà privilegiare una trasmissione di palla più “a rischio” cioè sullo spazio libero avanzato (gioco più in verticale). Altro aspetto da considerare nell’esecuzione di questo fondamentale è quello del “momento” in cui giocare la palla che coincide con la “richiesta” attraverso uno smarcamento effettuato dai compagni di gioco.

 
Qui a fianco è rappresentato un esercizio che induce i giocatori ad effettuare passaggi precisi e veloci.

Materiale: Una palla ogni coppia, coni.

Giocatori: Tutti i giocatori si divideranno in coppie e si disporranno all’esterno

della linea tratteggiata.

Regole: I giocatori devono effettuare passaggi fra loro senza mai oltrepassare la

linea tratteggiata.

Obbiettivo: Trasmissione della palla. Sfida a chi effettua più passaggi in un tempo

predeterminato (es.: 3 minuti).

Varianti: Si può condizionare il gesto con l’utilizzo di una parte specifica del

piede.

 

Definiti i principi, analizziamo come il passaggio deve essere effettuato in funzione di alcune componenti:

Come la palla condiziona l’esecuzione di questo gesto tecnico?

Il primo fattore che condiziona la trasmissione è sicuramente lo stato in cui la palla si trova: ferma o in movimento, a terra o in aria.

Anche in questo fondamentale una domanda che ci siamo posti è stata: quante volte si colpisce la palla quando è in aria e a terra?

 

 

 

Come lo spazio condiziona l’esecuzione di questo gesto tecnico?

L’altro fattore condizionante è lo spazio che deve percorrere la palla per raggiungere l’obbiettivo, infatti in funzione di esso il giocatore deve imprimere più o meno forza e utilizzare una differente parte del piede: per un passaggio corto si possono utilizzare l’interno, l’esterno, la pianta e la punta del piede, mentre per uno medio-lungo le varie parti del collo del piede e la punta del piede.

Come i giocatori condizionano questo gesto tecnico?

Altro fattore che condiziona questo gesto è la presenza dei giocatori avversari che di fatto ne determinano i tempi e le modalità di esecuzione. L’avversario, infatti, con la sua intensità difensiva incide nel tempo di esecuzione (maggiore o minore pressione= minore o maggiore tempo); la posizione dell’avversario influenza anche la traiettoria del passaggio, infatti se egli si trova tra la palla e il ricevente obbliga il possessore di palla ad utilizzare una trasmissione aggirante o scavalcante tale ostacolo. Un gesto tipico utilizzato in questa situazione è “ il passaggio ad elevazione”, che consiste nell’uso della parte dorsale del piede (dita) la quale viene inserita sotto la palla col fine di sollevarla. Anche il compagno di squadra fornisce i tempi e la modalità di esecuzione, infatti il potenziale ricevitore deve scegliere in maniera opportuna il tempo di smarcamento “dettando il passaggio” quando chi lo effettua è in condizione di farlo (comunicazione visiva e spazio libero per il passaggio). Questo tipo di situazione sottolinea l’importanza del sincronismo dei movimenti all’interno di una squadra: ogni giocatore, infatti, si deve muovere sempre osservando e analizzando la situazione di gioco sviluppatasi (percezione focalizzata e periferica).

 
Una esercitazione che può stimolare tutti i fattori sopraccitati è il mantenimento del possesso della palla in uno spazio ridotto.

Materiale: Una palla, casacche di diversi colori.

Giocatori: Si dividono in due squadre di uguale numero.

Regole: Sono quelle del regolamento vigente.

Obbiettivo: Ogni squadra deve mantenere il possesso della palla per più tempo

possibile.

Note: L’obbiettivo dell’esercitazione porta i giocatori ad eseguire continui passaggi

in una situazione vicina a quella della gara.

Nella trasmissione della palla il resto del corpo (petto, coscia, testa) è poco utilizzato, in

ogni caso in situazioni particolari può essere efficace, quindi è compito dell’allenatore

stabilire la loro importanza in base al modo di giocare della propria squadra.