I MEZZI DELLA TATTICA: LO SMARCAMENTO 

dal libro CALCIO A CINQUE/Il manuale dell’allenatore

 

In precedenza si è detto che il calcio a cinque è regolato da principi di attacco e di difesa. I mezzi di base per soddisfare tali principi sono:

·        lo smarcamento per l’attacco

·        il marcamento e la copertura per la difesa

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Lo smarcamento si può definire come l’azione che un giocatore pone in essere per eludere o rendere il meno efficace possibile la difesa avversaria.

 

Perché il giocatore si smarca?

 
Ogni movimento eseguito dall’attaccante è finalizzato ad avvantaggiare la fase offensiva della propria squadra, infatti attraverso movimenti opportuni, si deve cercare di creare

spazi liberi (porzioni di campo libere da avversari) per poter ricevere e

gestire la palla senza la pressione immediata del difensore (quindi con

più tranquillità) oppure per favorire l’inserimento di un compagno.

Qui a fianco è rappresentata una situazione nella quale il pivot A con

uno smarcamento (taglio orizzontale) crea uno spazio libero per favorire

 l’inserimento del proprio compagno C (attacco dello spazio libero).

 

Come il giocatore si deve smarcare?

Il giocatore di calcio a cinque al momento dello smarcamento deve avere

 
una percezione dello sviluppo della situazione di gioco (posizione in campo dei compagni e degli avversari) al fine di scegliere, in funzione di essi, l’attimo giusto della sua esecuzione (tempo) e la zona del campo dove farlo (spazio). Due fondamentali mezzi per realizzare lo smarcamento sono:

·        il cambio di direzione.

Consiste nel variare repentinamente la direzione di uno spostamento.

Qui a fianco è rappresentato uno smarcamento effettuato con un cambio di

direzione. Il laterale B una volta trasmessa la palla al centrale A scatta lungo

la linea per arrestare poi la sua corsa facendo un cambio di direzione verso A.

Con questo tipo di smarcamento B si crea lo spazio libero per giocare la palla

sfruttando l’effetto sorpresa dell’arresto; infatti, verosimilmente, il difensore

avversario 3 si aspetta un inserimento lungo linea.

 

·        Il cambio di ritmo.

Un altro mezzo fondamentale è il cambio di ritmo (spesso è usato insieme col cambio di direzione) che consiste nell’aumentare o diminuire la velocità della corsa durante lo spostamento.

 
Qui a fianco è rappresentato uno smarcamento eseguito usando un cambio di

direzione e ritmo. Il laterale B, trasmessa la palla al centrale A, inizia la sua

corsa fintando una penetrazione centrale per poi cambiare velocemente ritmo e

direzione allargando così il fronte di gioco al fine di crearsi uno spazio libero.

Anche in questo caso il giocatore B cerca di sfruttare l’effetto sorpresa. Affinché

lo smarcamento abbia efficacia non bisogna mai dimenticare che ogni

movimento deve essere un’azione a sorpresa per il diretto marcatore e, se

quest’ultimo deve essere un’azione a sorpresa per il diretto marcatore e, se

quest’ultimo capisce le nostre intenzioni, bisogna cambiare il movimento

prestabilito, cercando sempre di direzionare la nostra corsa, se possibile, in una zona del campo libera da avversari e compagni.

 

Dove il giocatore si deve smarcare?

Per semplicità possiamo distinguere due tipi di smarcamento:

un primo, definito in “avvicinamento alla palla”, nel quale il giocatore che lo esegue si trova prevalentemente con le spalle rivolte alla porta, ed un secondo, definito in “allontanamento alla palla”, in cui il giocatore che lo esegue si trova prevalentemente di fronte alla porta avversaria.

 
Lo smarcamento in avvicinamento. Si può eseguire fondamentalmente partendo da tre posizioni rispetto alla posizione del marcatore: avanti, dietro, laterale.

In linea generale, la migliore posizione di partenza da assumere è dietro l’avversario

al fine di limitare la sua visione periferica.

Qui a fianco è rappresentato uno smarcamento eseguito da una posizione arretrata

rispetto all’avversario 2. Il pivot D, se possibile, deve scegliere il tempo di

smarcamento quando il laterale C è nella possibilità di effettuarlo e quando 2 non

lo controlla “visivamente”.

Altra posizione è quando l’attaccante si trova davanti al diretto avversario. In

questo caso l’attaccante è controllato con più facilità, quindi deve scegliere il

momento per andare incontro alla palla con un tempismo perfetto cercando di

coprire la stessa, una volta ricevuta (se possibile con la pianta del piede).

 
In altre situazioni di gioco l’attaccante si può trovare in posizione laterale e in questo caso, come sopra, deve sincronizzare alla perfezione lo smarcamento con colui che gli serve la palla.

Qui a fianco è rappresentato uno smarcamento eseguito da una posizione laterale

rispetto all’avversario 2. In questo caso il pivot D, per procurarsi spazio, finta un

movimento in una direzione per poi cambiarla repentinamente.

Lo smarcamento in allontanamento dalla palla. Per quanto concerne il tipo di

smarcamento definito in allontanamento dalla palla il giocatore s’inserisce in una

zona del campo vicina alla porta avversaria. Normalmente tale tipo di corsa

consente al giocatore di ricevere la palla fonte alla porta avversaria.

 
 


 
                                             In questa situazione di gioco B elude, sfruttando la

                                             velocità, la marcatura di 5 per ricevere la palla da A che

                                             la trasmette nella direzione della sua corsa.

                                             Qui a fianco è rappresentata la situazione di gioco

                                             citata in precedenza. Il laterale B si inserisce lungo linea

seguito in marcatura da 2. Il giocatore B per poter giocare la palla arresta a sorpresa

la propria corsa volgendo il viso verso il portatore di palla C, che nel momento del

                                             cambio di direzione gli trasmette la sfera.        

 

    

Quando il giocatore si deve smarcare?

Il giocatore deve sempre valutare la situazione di gioco del momento tenendo però sempre in conto le proprie capacità motorie e quelle tecniche del proprio compagno in possesso di palla (per esempio: è inutile smarcarsi quando chi è in possesso della palla non può servirti). Una volta eseguite queste valutazioni si effettua lo smarcamento quando si entra nel campo visivo del portatore di palla ovvero l’attaccante deve avere la certezza che il compagno abbia capito le sue intenzioni (intesa fra compagni). Altro momento opportuno per operare lo smarcamento è quando il diretto avversario non è attento ai nostri spostamenti (per esempio: non ci guarda) in questa maniera gli si può rubare il tempo e lo spazio per ricevere la palla senza che sia intercettata.

 

Chi si deve smarcare?

A questo quesito la risposta può essere scontata, ma durante l’evoluzione del gioco, a causa dei tempi ridotti dello stesso, tutti i giocatori che non sono in possesso di palla, se possibile si devono smarcare al fine di offrire al portatore di palla più soluzioni possibili.

N.B.: E’ però di fondamentale importanza che gli smarcamenti siano complementari gli uni con gli altri. Ciò significa che tutti i giocatori vadano a smarcarsi in spazi differenti.