STOP DI TESTA

dal libro IL CALCIO A 5 di Simone Mazzali e Alessandro Nuccorini.

 

Si utilizza nelle situazioni in cui questa è l’unica soluzione possibile.

-  Esecuzione. Fondamentalmente occorre arretrare la testa nel momento precedente l’impatto grazie ad un accentuato piegamento delle gambe. Nel caso di stop di testa in elevazione, occorre saltare in anticipo in modo da impattare la palla nella fase discendente del salto.

 

-  Seguono esercitazioni dapprima con la palla autoalzata, quindi a coppie su lancio del partner.

 

Il colpo di testa.

Anche se nel calcio a 5 il colpo di testa ha una importanza minore rispetto al calcio a 11, rientra pur sempre tra le gestualità tecniche di base.

Può essere eseguito con i piedi in appoggio al suolo oppure in elevazione.

Nel primo caso è buona norma che i giocatori acquisiscano l’abitudine di mantenere i piedi leggermente divaricati lateralmente e contemporaneamente, norma basilare, che mantengano un piede più avanti dell’altro. Questa posizione consente un maggiore equilibrio e una più efficace possibilità di spostamento successivo al tocco sia laterale che in senso antero/posteriore. Questa è una abitudine che una volta acquisita fa guadagnare tempo prezioso al calciatore a 5, dal momento che in qualsiasi momento si trova ben predisposto allo scatto da un punto di vista bio-meccanico.

A seconda della superficie di contatto con la palla otteniamo:

1)  il colpo di testa frontale, in cui la superficie di contatto è l’osso frontale,

2) il colpo di testa laterale, in cui la superficie di contatto è data dalle ossa parietale e temporale.

3)  Nel colpo di testa all’indietro la superficie di contatto offerta al pallone è la regione della nuca, anche se situazioni di gioco particolari possono far interessare anche la regione frontale della testa in questo colpo (tocchi a effetto o “spizzicate” come si dice in gergo).

 

 

 

 

Pubblicato il 29/06/02