La tattica individuale. Riguarda quelle situazioni dove il giocatore di calcio a 5 preferisce cercare la soluzione di gioco individuale attraverso la non richiesta di cooperazione diretta di uno o più compagni. Quindi l’analisi è rivolta alle situazioni di gioco (elementari o individuali) definite uno contro uno (1:1) che rappresenta l’azione iniziale o finale di una collaborazione nell’ambito del gioco collettivo. In linea generale si possono definire due situazioni di base nel 1:1: spalle alla porta, fronte alla porta.
Gli obbiettivi dell’attacco. In situazioni di 1:1 sono coinvolti un’attaccante e un difensore che competono con obbiettivi diametralmente opposti. L’obbiettivo principale dell’attaccante è quello di dribblare l’avversario al fine di ottenere un vantaggio per la propria squadra che può essere quello di tirare in porta, quello di generare una superiorità numerica, quello di trasmettere la palla ad un compagno o quello di mantenere il possesso palla.
I mezzi dell’attacco. Al fine di conseguire questi obbiettivi l’attaccante può utilizzare vari mezzi di attacco:
la guida della palla, il passaggio, il
dribbling, la ricezione e protezione della
palla, il tiro.
Gli obbiettivi della difesa. In generale un giocatore di calcio a 5 quando è in fase difensiva persegue degli scopi che mirano principalmente a neutralizzare o ridurre l’efficacia dell’azione di colui che attacca.
Tali obbiettivi si possono definire:
|
difensore ponga in essere una serie di atteggiamenti difensivi, che possono
variare a seconda delle situazioni di gioco.
scopo di indurre l’avversario a conquistare una zona del campo da noi voluta.
Questo si ottiene lasciando volutamente una porzione di campo libero,
invitando così l’avversario a guidare la palla in tale zona. Qui è
rappresentata una situazione dove il difensore 2, coprendo la parte centrale
del campo, orienta l’attacco di A verso la zona laterale dove un eventuale tiro risulterebbe meno efficace. Questa azione difensiva può essere utilizzata quando l’avversario contrastato è
particolarmente dotato tecnicamente, al fine di ridurgli il più possibile lo spazio per giocare la palla.
|
avversario interponendo il proprio corpo (specie gli arti inferiori) fra la palla
e la porta. Per essere efficace il difensore deve stare costantemente in
movimento prendendo come punto di riferimento fisso la palla. Questo
atteggiamento difensivo in generale è attuato quando si affronta l’avversario
in una zona vicina a quella della propria porta. Importante è sottolineare che
tale azione non deve essere passiva, ma finalizzata alla conquista della palla.
linea palla-potenziale ricevitore avversario. Tale atteggiamento è adottato in
generale quando il portatore di palla non è in condizione di calciare a rete con efficacia.
I mezzi della difesa. L’azione difensiva su un attaccante si basa sul marcamento che si può attuare in due fasi:
· L’avvicinamento all’avversario. In questa fase il difensore si può avvicinare al diretto rivale:
· con pressione. In questa situazione il difensore si avvicina con decisione al possessore di palla (a stretto contatto). A questo punto, sempre coprendo la propria porta da eventuali conclusioni, il difensore cerca di mettere sotto pressione il diretto avversario inducendolo all’errore per favorire un proprio o altrui intervento. Questo tipo di marcatura in generale viene usata quando l’avversario non è particolarmente dotato tecnicamente.
· senza pressione. In questa fase l’avvicinamento è più blando, infatti il difensore termina la sua corsa ad una distanza maggiore dal portatore di palla. Anche in questo caso i suoi movimenti difensivi sono finalizzati alla copertura della porta, ma la maggior distanza permette al difensore di avere più tempo a disposizione per intervenire nel caso in cui fosse superato. Questo tipo di marcatura in generale viene usata quando l’avversario è particolarmente dotato tecnicamente.
· La conquista della palla. Una volta che si sono creati i presupposti il difensore tenta la conquista della palla. Questa fase presuppone una elevata concentrazione e scelta di tempo infatti il difensore una volta intuito il momento opportuno deve contrastare l’attaccante con decisione. Il contrasto può essere portato da diverse posizioni rispetto l’avversario: